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giovedì 24 ottobre 2013

Il profumo delle foglie di limone

Oggi inauguro la sezione "lettura" ovvero una nuova stanza nella nostra casa azzurra;
oggi siamo in Biblioteca!

L'ultimo libro che ho letto si intitola
Il profumo delle foglie di limone di Clara Sànchez ed è proprio di questo che vi voglio parlare




Il titolo originale di questo libro, uscito nel 2011, è Lo que esconde tu nombre, ovvero quello che il tuo nome nasconde.
A differenza del titolo italiano, che offre un'immagine visivamente rassicurante (il giallo) e olfattiva, nell'originale emerge subito tutta la drammaticità che si cela in questo libro.
Sono arrivata a questo testo casualmente, incuriosita dal successo di pubblico che ha riportato: è stato in vetta alle classifiche di vendita spagnole per oltre un anno...
quando l'ho aperto non immaginavo certo che mi avrebbe totalmente assorbita, tanto da terminarlo in sole tre sere-notti...

E'un racconto ambientato in Spagna, tutto costruito in prima persona attraverso il racconto dei due protagonisti che si avvicendano e si alternano in tutta la narrazione.
Sono due figure diversissime: un uomo e una donna, un anziano e una giovane incinta...il passato, il presente e il futuro.
Il loro vissuto è totalmente altro, le impressioni sono filtrate da quella che è stata la loro vita.
Gli occhi di Sandra sono quelli che non hanno conosciuto l'orrore della guerra, sono occhi fiduciosi e ingenui che non vedono al di là, che guardano ciò che appare.
Poi c'è Juliàn, l'uomo che arriva dall'Argentina con il suo proposito di vendetta, l'uomo scampato dal campo di concentramento che porta con sé un bagaglio di sofferenza e di odio; una vita mai libera dal ricordo di quelle atrocità.
Gli altri due protagonisti indiretti di questa vicenda sono i Christensen, Karin e Fredrik, i due anziani visti dal principio come due protettivi "nonni" da Sandra, ridimensionati poi, dopo l'incontro della donna con Juliàn, alla loro dimensione di un passato di orrori e malvagità commesse dai due nazisti.
Il profumo delle foglie di limone scorre ad un ritmo molto veloce, rapisce il lettore con l'incalzare della narrazione.
L'ho letteralmente divorato anche se, confesso che una parte della mia sensibilità rimaneva turbata da questa lettura, tanto che era difficile addormentarsi dopo...
Il nazismo è una ferita profonda nella nostra coscienza e per quanto la mia generazione ne sia estranea, non ne abbia conosciuto gli orrori, non può restare indifferente a quanto orrore contro un suo simile possa arrivare un essere umano.
L'incontro tra Sandra e Juliàn, che diverranno complici e alleati nella battaglia contro i Christensen, amplierà gli orizzonti dei due protagonisti e andrà a fondere dei mondi apparentemente lontani.
Dall'accettazione e dalla comprensione del passato verso un futuro che per Julian avrà gli occhi di Pilar, mentre per Sandra si concretizzerà con la nascita del suo bambino.

Questo libro, nonostante le notti insonni, mi è piaciuto molto, mi ha dato diversi spunti di riflessione, sia dal punto di vista della tematica, sia per quanto riguarda la mia vita personale.
Lo consiglio, anche se non è certo un libro da leggere serenamente.

Voto 8/10










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